In Italia secondo i dati SIIA, l’ictus rappresenta la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie.
L’ictus è un deficit neurologico che insorge improvvisamente a seguito di un difetto di circolazione, può essere di tipo ischemico o infarto celebrale ed è quello più diffuso, e di tipo emorragico.
Si tratta di un evento acuto che colpisce il cervello e i sintomi possono essere ad esempio perdita della sensibilità o di forza in un lato del corpo o del viso oppure una paralisi, perdita della vista, difficoltà nel linguaggio, vertigini, vomito, perdita di conoscenza o mal di testa improvviso e intenso.
Il fenomeno è in costante crescita a causa dell’aumento dell’invecchiamento della popolazione. Nel nostro Paese sono circa 900mila le persone che sono state colpite da ictus e dopo circa un anno dall’evento acuto, sia di tipo ischemico che emorragico, un terzo dei soggetti sopravvissuti presenta un grado di disabilità elevato. In Veneto si registrano circa 10.000 nuovi casi di ictus/anno, con un’incidenza di 225-250 casi ogni 100.000 abitanti.
Riconoscere i sintomi in maniera tempestiva è importante, la dottoressa Francesca Gajofatto, medico fisiatra del CRV ci ha spiegato perché in una delle puntate di “Breaking News Salute” della scorsa edizione.
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